ESODO Racconto per voce, parole ed immagini di e con Simone Cristicchi

Nelle commemorazioni del” Giorno del ricordo”, domenica 13 febbraio 2022, una rappresentanza degli studenti dell’ITC “G. Antinori” di Matelica ha partecipato allo spettacolo ESODO Racconto per voce, parole ed immagini di e con Simone Cristicchi, presso il Teatro Piermarini.

 Lo spettacolo di Cristicchi si presta ad approfondimenti interessanti per gli studenti, in quanto è basato sulle testimonianze degli italiani dei territori istriani che dopo il Trattato di Pace del 1947 scelsero- davanti ad una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.
Nel porto vecchio di Trieste, il Magazzino N.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: circa 300 mila persone scelsero di lasciare le loro terre. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia.

Questo racconto, scritto e interpretato magistralmente da Cristicchi, è uno strumento per tenere alto nella memoria collettiva il passato doloroso che i nostri compatrioti hanno vissuto, ci aiuta a ricordare la grande tragedia che ha colpito tutta la comunità nazionale e che troppo a lungo è stata dimenticata. Il dramma dell’esodo e delle foibe, come ogni espressione di ogni genere di totalitarismo, ha caratterizzato un periodo buio che dobbiamo tenere a mente come monito affinché cose simili non accadano mai più. Omaggiare la vicenda degli esuli fiumani, istriani e dalmati che hanno perso la propria terra, la propria casa e, troppo spesso, la propria vita, vuol dire rendere loro la dignità che gli è stata portata via. La memoria non restituisce a queste persone ciò che hanno perso, ma è un diritto che a loro va riconosciuto dopo anni di lunghi silenzi.

Il Dirigente scolastico e le insegnanti che hanno aderito all’evento ringraziano l’assessorato alla cultura di Matelica per aver promosso la diffusione dell’iniziativa e proposto un ingresso agevolato agli studenti delle scuole superiori della città.