Geometri: imprese ed enti chiedono diplomati

A poco meno di un mese dall’apertura delle iscrizioni alle scuole superiori di secondo grado, si moltiplicano gli inviti di categorie di settore, studi professionali ed enti pubblici a tenere in considerazione  la fortissima domanda di Geometri nel mondo del lavoro. Una richiesta alla quale sembra proprio non si riesca  ad andare incontro a causa, da una parte, del calo dei diplomati degli ultimi anni, dall’altra a causa dell’ampia pluralità di settori lavorativi che possono oggi avvalersi della figura del Geometra (Trasformata dalla riforma Gelmini del 2010 in un tecnico delle Costruzioni, Ambiente e Territorio). Se l’edilizia rimane il campo prediletto del suo intervento, è infatti   vero che il Geometra si configura come un tecnico polivalente capace di svolgere mansioni in ambiti sempre più variegati: “ nelle pratiche catastali e condominiali, è un perito esperto di controversie legali, consulente per compravendite, tecnico del territorio presso le amministrazioni pubbliche. È inoltre una professionalità esperta di interventi edilizi che richiedono l’uso consapevole delle risorse energetiche, del risparmio energetico nell’edilizia e del risparmio del suolo. Oggi più che mai, in un’epoca storica in cui si affrontano i temi della transizione ecologica e della salvaguardia del patrimonio artistico e del territorio, chi meglio del geometra è un interprete attento delle nuove necessità a livello territoriale?» (Nicoletta Berrone).

 

La carenza di tali figure professionali sta addirittura spingendo imprese private ed Enti di settore a promuovere  azioni di  orientamento scolastico affinché nel breve periodo non manchino tecnici qualificati. Maurizio Savoncelli, Presidente nazionale del Collegio dei geometri, in un convegno dedicato al tema, ha recentemente posato l’accento sull’importanza dell’orientamento e del percorso formativo: «Se molti ragazzi che concludono il percorso scolastico e accademico faticano a inserirsi nel mondo del lavoro, questo non accade ai Geometri: diventa autonomo economicamente prima di altre figure professionali. Per rilanciare la professione, verrà attivato un nuovo progetto, un percorso accademico che porterà direttamente a quella professione, la laurea triennale professionalizzante e abilitante. Sarà articolata nel seguente modo: durante il primo anno vi sarà un approfondimento delle conoscenze di base successive (analisi, chimica, fisica, diritto privato e amministrativo...), il secondo anno sarà dedicato allo sviluppo di abilità laboratoriali, mentre il terzo a un tirocinio curricolare. Il percorso non si concluderà con una tesi di laurea, ma con una prova pratica abilitante. Con il titolo accademico ci si potrà poi iscrivere direttamente al collegio, luogo di confronto e di scambio con i colleghi più esperti».

 

Ulteriori spunti  che possono farci intuire quanto ampi siano gli  sbocchi occupazionali per i diplomati in Costruzioni Ambiente e Territorio possono evincersi inoltre   dagli investimenti, fortemente in crescita, nel settore abitativo. Spiegano il prof.  Andrea Maria Lingua, docente ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino e il rettore Guido Saracco: “Nel nostro Paese, circa il 75% delle unità immobiliari ha oltre quarant’anni: gli interventi di manutenzione sono essenziali per migliorare le prestazioni dei beni, anche energetiche, e per mantenere il valore dell’immobile nel tempo. Da questo si comprende che è sempre più necessario avere a disposizione professionisti specializzati come i geometri, che sappiano anche utilizzare strumentazioni specifiche, come droni e laser scanner, per effettuare rilievi metrici. Competenze tecniche, ma anche creatività e multidisciplinarietà sono le chiavi per il futuro indicate dal rettore Guido Saracco del Politecnico di Torino nell’inaugurazione dell’anno accademico che si adattano perfettamente alla figura del geometra: solo così i tecnici sapranno trovare soluzioni per il settore edile per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, del dissesto idrogeologico e della sostenibilità economica ed energetica».

 

C’è più di quanto basti allora  per invitare gli alunni delle scuole medie a riflettere in modo significativo sulla validità di una scelta formativa che  oggi appare paradossalmente come una scelta contro corrente e che, a ben guardare, dovrebbe invece facilmente scalfire ogni titubanza. A tale scopo si rinnova pertanto l’invito a venire in visita alla scuola durante le giornate di Open Day (12 dicembre 2021- 9/16/22 gennaio 2022- ore 15.00/19.00)  per scoprire il mondo dell’Istruzione Tecnica e della professione del Tecnico in Costruzioni Ambiente e Territorio.