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RAPPORTO UFFICIALE UNIONCAMERE
Lavoro: nel 2021, 6 imprese su 10 hanno programmato assunzioni
Trasformazione digitale e costruzioni hanno trainato la ripresa occupazionale

Driver principali delle trasformazioni in atto sono le competenze digitali (il 71% delle imprese hanno investito in trasformazione digitale nel 2021) e la transizione verso un’economia più sostenibile (il 53% investono in competenze green), i due grandi temi entro cui si muovono gli investimenti previsti nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. A delineare questo scenario è il Bollettino annuale 2021 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal[1].

I settori che incontrano maggiori difficoltà di reperimento del proprio personale sono nell’ordine: commercio e riparazioni di veicoli (50,4%), industrie dei prodotti in metallo (47,6%), industrie della fabbricazione di macchinari e attrezzature (46,6%), industrie del legno e mobile (45,7%) e servizi ICT (45,4%).

Sono però le costruzioni a evidenziare la più ampia crescita di figure difficili da reperire: 64mila in più rispetto al 2019.

Trasformazione digitale

Nel 2021 la rilevanza delle trasformazioni digitali è cresciuta sensibilmente rispetto al precedente periodo (2016-2020). Sotto l’aspetto più strettamente tecnologico, emerge in particolare l’aumento degli investimenti delle imprese in software per l’acquisizione e la gestione di dati (importante nel 42% dei casi, era il 30% in precedenza), per internet alta velocità, cloud e big data analytics (45%, rispetto al 34%) e in sicurezza informatica (43%, 10 pp in più rispetto al quinquennio 2016-2020).

Tra le strategie di business hanno conosciuto un deciso potenziamento le tecniche di digital marketing e le analisi per migliorare la soddisfazione dei clienti (rilevanti nel 40% dei casi significativamente cresciuto rispetto al 25% del periodo 2016-2020), mentre nell'ambito organizzativo in aumento anche l'adozione di nuove regole per la sicurezza sanitaria per i lavoratori e l’adozione di strumenti per lo smartworking (rispettivamente, il 50% e il 41% delle imprese giudicano importante l’investimento, i rispettivi valori del quinquennio precedente si attestavano a 39% e 31%).

Professioni e competenze

Nel 2021 cresce anche l’inserimento di profili completamente nuovi negli organici aziendali (figure cioè che non sostituiscono professionalità già presenti all’interno dell’impresa): passando dal 18% del 2018-19 a quasi il 20% nel 2021, tali figure professionali sono associate più frequentemente a professioni medio-alte, che richiedono un livello di istruzione più elevato. Troviamo, ad esempio, specialisti nei rapporti con il mercato (nel 41,3% dei casi si è trattato di figure non presenti in precedenza nell’organico aziendale), specialisti della gestione e del controllo (37,7%), ingegneri industriali e gestionali (37,0%), tecnici del marketing (44,4%), tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi (39,4%) e personale addetto a compiti di controllo e verifica (54,5%).

[1] Il campo di osservazione Excelsior si riferisce alle imprese con almeno 1 dipendente dell’industria e dei servizi e ai contratti di durata superiori ai 30 giorni lavorativi. Le previsioni si basano su un campione di 283mila imprese intervistate tramite le indagini mensili realizzate nel corso del 2021.

La fonte di tutti i dati è: Unioncamere - ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, 2021

FONTE : https://www.unioncamere.gov.it/P42A5034C160S123/lavoro--nel-2021--6-imprese-su-10-hanno-programmato-assunzioni-ma-il-match-domanda-offerta-di-lavoro-%EF%BF%BD-sempre-pi%EF%BF%BD-difficile.htm