25 aprile in memoria di Gian Mario Fazzini

Se voi volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione”. (Piero Calamandrei: Discorso sulla Costituzione)

Con queste parole un padre della Costituzione  esortava i giovani a riconoscere quanto sia costato, impegno, sofferenza , vite sacrificate per dare all’Italia e all’Europa un futuro di democrazia e di libertà.

Quell’eredità  oggi la possiamo vivere con tutti i benefici che porta con sé, ma abbiamo il dovere di ricordare, di alimentare sempre il sentimento etico della partecipazione come promessa a mantenere saldi i principi su cui essa è nata.  L'Istituto Tecnico Giovanni Antinori di Camerino - Matelica, ha  presenziato dunque alle celebrazioni per il 25 Aprile ricordando la  figura di Gian Mario Fazzini,  partigiano, fucilato in una rappresaglia il 22 marzo del 1944. 

Lungo le "Strade della Liberazione" l'alunno Federico Pettinari, proprio nella via a ricordo di  Gian Mario Fazzini,  alla presenza delle autorità, del DS Francesco Rosati, dei docenti e della cittadinanza intervenuta, ha dato lettura della tragica ed eroica biografia dell'ex studente dell'Istituto, al tempo Scuola di Agrimensura. 

Pettinari federico

All’inizio Gian Mario si avvicinò al Gruppo di Massaprofoglio di Muccia, comandato da Zoran Kompanjet di chiara ispirazione comunista e poi entrò a far parte di quello di Montalto di Cessapalombo, ispirato a idee più simili alle sue. Il 19 marzo 1944 fu catturato dai nazifascisti a Caldarola, insieme con altri partigiani del gruppo di Montalto; condotto al comando di Muccia, Fazzini fu sottoposto a un durissimo interrogatorio con percosse e minacce, ma non tradì i suoi compagni, come invece fecero altri. Coloro che nonostante le torture si rifiutarono di parlare, la mattina del 22 marzo 1944, furono condotti a Montalto e furono fucilati insieme ai compagni catturati sul posto.