L'eredità dei borghi terremotati.
Con l'auspicio di creare una comunità più partecipata e resiliente, preparata a fare delle scelte per il miglioramento della qualità di vita e dell’habitat che ci circonda, l'ITCG G. Antinori Camerino - Matelica ha concluso il progetto di ampliamento dell'offerta formtiva "L'eredità dei borghi terremotati" .
Progetto promosso dall' arch. Calzolaio Francesco, presidente dell'Ass. Venti di Cultura e dal prof. Baioni Stefano, docente ITCG G. Antinori e coordinatore delle attività.
Di seguito i due video realizzati che hanno visto professori e studenti impegnati nella ricerca di risorse e tesori del territorio, nell’identificazione dei problemi odierni, nella valorizzazione delle qualità resilienti, nello sviluppo delle capacità di interpretazione di realtà complesse.
I Comuni del cratere erano parte di un sistema straordinario, caratterizzato da una rete di attività radicate in un passato vivo e vivace: una memoria che si sta drammaticamente perdendo. Le comunità, spesso dislocate altrove, rischiano la dissoluzione del valoreumano di chi ha costruito e vissuto quei preziosi borghi, ora silenti. E’ stato quindi molto stimolante e formativo, oltre che necessario, coinvolgere le nuove generazioni in un progetto di raccolta delle testimonianze di vita e mestieri, in un archivio della memoria delle località colpite dal sisma.
Il Parlamento italiano ha recentemente approvato in via definitiva la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore sociale del patrimonio culturale materiale e immateriale (legge 133/2020). La Convenzione di Faro attribuisce ai cittadini, in maniera formale o informale, una responsabilità diretta per la valorizzazione dei beni comuni che essi sentono propri, in un processo partecipato da attivare attraverso dei soggetti aperti e plurali, le Comunità Patrimoniali.