Pensieri e parole… Incontro con l’autore

Quando lo scrivere trasforma emozioni, sensazioni, stati d’animo magari fugaci, improvvisi, in una forma di creazione che li farà rimanere in un “per sempre”. Ecco che la poesia supera il limite della fugacità del tempo in un presente sempre presente fra le righe dei versi scritti.

La composizione poetica è forma espressiva antichissima, dalla parola greca pòiesis 

( creazione, composizione, produzione libera) è stata, da sempre, un modo di elevazione dell’animo umano, con la quale trasfigurare un’esperienza vissuta in un modo creativo che arriva a toccare anche l’animo di chi legge, in modo immediato, intuitivo ed empatico.

L’incontro con l‘autore” è un progetto scolastico che vede impegnate le classi seconde e quarte dell’Istituto Tecnico Antinori nelle due sedi di Camerino e Matelica; ha iniziato le sue attività formative nella sede camerte nei giorni del 25 novembre e 2 dicembre. Le classi interessate hanno potuto incontrare  e conoscere lo scrittore Fiorenzo Santini, membro dell’Associazione culturale “Le Muse” di Camerano AN; molto conosciuto nell’ambito regionale, giornalista, saggista, poeta, promotore di importanti eventi culturali. 

Egli ha presentato poesie tratte dal suo ultimo libro “I calanchi dell’anima”, metafora dei solchi che la vita, nel tempo, lascia nell’anima, esperienze felici o problematiche, appaganti o drammatiche, segnano la personalità di ognuno, ma diventano solchi che, si trasformano in forti emozioni e spesso vengono trasformate in parole¸ esaltate  in forme metaforiche e simboliche che si fanno così universali.

Il poeta ha incontrato gli studenti e si è fatto conoscere attraverso un racconto spontaneo di sé, dei suoi interessi e di quella attitudine allo scrivere che, negli anni, s’è fatta esigenza dell’anima. Molte le domande che i ragazzi gli hanno rivolto, incuriositi dalle sue parole, soprattutto sul come sia nata in lui l’urgenza di “fare poesia”. Lo scrittore ha spiegato come il suo non sia un “mestiere” ma solo un forte richiamo, un bisogno della sua interiorità a voler trasformare in parole le emozioni vissute che riescono, poi, a diventare messaggere di condizioni o valori universali. La vita scorre col suo  bagaglio di esperienze e si fa, via via, sempre più colmo di ricordi, emozioni, visioni…materia prima che diventa poesia. 


Riflessioni dei ragazzi

Una bellissima esperienza, il poeta ci ha fatto riflettere su aspetti della vita quotidiana a cui non sempre si presta attenzione.

A me ha colpito molto una parola scritta dal poeta alla lavagna: SOLI -TU -DINE , condizione negativa dell’uomo, che però non sempre fa caso a quel TU che essa contiene nascosto fra le sillabe, esso è comunque presenza possibile, anche se ci si sente terribilmente soli.

E’ stato molto interessante ascoltare la voce pacata del poeta,  la semplicità del suo porsi a noi, non come esperto sapiente, ma come semplice uomo che racconta la sua esperienza nella vita e nello scrivere.

La poesia, come grande lente di ingrandimento che fa risaltare aspetti della vita e del mondo circostante che spesso non consideriamo affatto e invece sono importanti, diventano un’immensa meraviglia , ogni giorno si fanno prodigio dell’esistenza e della natura.

Lo scrittore ha saputo contagiarci la sua voglia di scrivere, anche noi, abbiamo preso gusto a fare poesia, a fissare con la penna, su un piccolo quaderno le emozioni che segnano un giorno qualsiasi, e che diventano poi parole e ricordi ed espressione del nostro essere al mondo.