Prima giornata di sensibilizzazione ambientale

      Interesse  e grande apprezzamento da parte degli studenti e  dei docenti che hanno partecipato mercoledì 12 ottobre alla “Prima giornata di sensibilizzazione ambientale”. Mattinata di scuola che ha coinvolto  non solo gli studenti dell’Istituto Antinori,  ma che è stata  aperta anche agli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado della provincia.  Collegati da remoto all’aula virtuale appositamente creata,  hanno preso parte più di 400 alunni quindi.  L’evento è stato  incentrato su tematiche ambientali e sulla corretta gestione del territorio, ambiti che caratterizzano proprio  il corso di studi  “Costruzioni Ambiente e Territorio”  dell’Istituto Tecnico Giovanni Antinori di Camerino – Matelica. Le intense ondate di calore, le derivate conseguenze  e non ultimi gli  episodi alluvionali, che hanno devastato vaste aree delle province marchigiane,  hanno certamente sollecitato l’iniziativa e acceso un grande faro sull’importanza del  ruolo professionale che il futuro diplomato in “Costruzioni Ambiente e Territorio” è chiamato ad esercitare.  Un ruolo questo che appare, oggi più che mai, investito anche di responsabilità civiche e sociali.  Ad aprire la giornata l’intervento del Dirigente Scolastico prof. Francesco Rosati, il quale ha sottolineato appunto l’importanza di investire sulla prevenzione, anche in termini di istruzione e sensibilità,  e sulla necessità di una formazione non solo  sempre più ampia ma necessariamente più trasversale, una formazione che possa mettere l’alunno in grado di dialogare con gli esperti di altri settori per mitigare e   affrontare non solo  i  rischi e i problemi presenti,  ma anche le sfide di domani. Spunto al quale si è ricollegato il prof. Enrico Spurio, referente di  indirizzo, che ha evidenziato come il nostro paese dimostri sempre efficacia e grande solidarietà nell’affrontare le situazioni emergenziali ma nonostante ciò   si può e si deve lavorare di più per prevenirle. L’auspicio  è infatti  che giornate come questa possano offrire un valido contributo alla tutela ambientale appassionando quegli alunni di oggi che saranno i professionisti del domani. A seguire si sono succeduti  gli interventi dei relatori che hanno dato  rilievo e spessore alla giornata di studi. Primo intervento quello del   prof. Stefano Mazzoli, responsabile sezione Geologia UNICAM. Dopo aver portato  i saluti della sezione  e presentato la proposta universitaria dell’ateneo camerte, ha  introdotto il ruolo del geologo oggi e la rilevanza professionale  nell’affrontare e prevenire eventi climatici  avversi e causa di possibili disastri.   Di seguito il prof. Carlo Bisci, UNICAM,  ha discusso “Gli aspetti climatici e i fattori predisponenti e determinanti dell’evento”. Il professore ha da  subito destato l’interesse degli ascoltatori  aprendo  con una tesi netta e chiara riguardo gli ultimi eventi:  essi sono stati causati  da fattori antropici più che ambientali. Con la successiva  disanima dei dati climatici il prof. ha sostenuto e argomentato tale  tesi con efficacia e oggettività;  riconosciuta  l’eccezionalità dei recenti eventi alluvionali essi sono stati tuttavia ricondotti a fattori climatici predisponenti derivati dall’innalzamento della temperatura del Mediterraneo, innalzamento riconducibile all’incremento di CO2 nell’atmosfera prodotta appunto dalle attività antropiche. Sì è poi proseguito con l’intervento del prof. Marco Materazzi, UNICAM, che, dopo aver portato i saluti del collega di ateneo  Piero Farabollini,   ha invece focalizzato l’attenzione sul “Contesto idro-geomorfologico dell’area alluvionata” mettendo a confronto  gli eventi del 2014 e quelli recenti. Le analisi condotte su un ricchissimo repertorio fotografico hanno offerto l’opportunità di comprendere  il concetto di “vulnerabilità di un’area” e le conseguenze di una eventuale esposizione ai rischi ambientali. In chiusura la parola è stata nuovamente  ripresa dal prof. Carlo Bisci per affrontare dunque le “Misure di mitigazione, previsione e prevenzione dei fenomeni ambientali eccezionali”.  Gli alunni hanno così potuto comprendere come il rispetto per l’ambiente può essere una pratica virtuosa anche dal punto di vista economico e del risparmio famigliare, inoltre che la tecnologia digitale, quotidianamente usata, può trasformarsi in uno strumento di prevenzione di straordinaria efficacia.   Tutta la giornata è stata seguita con vivo interesse e partecipazione, lasciando entusiasmo tra relatori, promotori e ascoltatori. Motivazione per  dare seguito all’evento con  altre giornate di studi.  Giornate aperte, perché no, anche alla cittadinanza, organizzate sia  con l’obiettivo  di tutelare il territorio fisico, sia con quello di  contribuire a sviluppare anche un  concetto di territorio inteso come comunità educante.

Prof. Baioni Stefano