Una lezione immersa fra natura e storia
Lunedì 18 ottobre le due classi seconde AG e A dell’Istituto Tecnico Antinori di Camerino si sono recate sul Monte D’Aria per una speciale lezione di scienze e storia.
In uno spettacolare panorama con una visuale di 360°, dai Monti Sibillini già innevati, al San Vicino svettante in lontananza, il vicino monte Letegge, colline su cui spiccano al sole antichi borghi, castelli e torri a testimoniare un antico passato, fecero la terra marchigiana teatro di eventi e presenze straordinari.
Torre Beregna, la prima tappa, località dal nome dell’antica torre di avvistamento fatta costruire da Giovanni da Varano nel 1381 a scopo difensivo, faceva parte della celebre “ Intagliata” linea difensiva del territorio varanesco da possibili offese esterne.
Dopo una spiegazione storica del luogo da parte della Prof.ssa Lina Menichelli, alcuni alunni hanno drammatizzato una possibile scena di contesa fra soldati settempedani, agli ordini degli Smeducci, e quelli camerti, calandosi nella parte di agguerriti contendenti.
La passeggiata naturalistica ha ripreso il via in direzione del piccolo borgo di Villa D’Aria, da qui, guidati dai Professori Simone Cicconofri e Danila Malandra, verso la meta della “Buca del Terremoto”, attraversando uno straordinario paesaggio in altura, fra macchie di fitta conifera e vegetazione mediterranea, alternate a larghi spiazzi di pascolo submontano e radure erbose.
Una tappa alla Chiesa Madonna della Neve, per un meritato riposo dopo la fatica della salita e la merenda ristoratrice, per riprendere poi il cammino sotto un cielo terso e il piacevoleclima mite di ottobre; immersi in un sentiero di fitto bosco ceduo i ragazzi hanno raggiunto la spettacolare cavità rocciosa. Presumibilmente creata da fattori sia endogeni che esogeni, ha lasciato il visitatori meravigliatiper le sue dimensioni riflettendo sulle straordinarie e spesso misteriose forze della natura.Partito tutto da un fenomeno ipogeo (endogeno); la roccia carbonatica è stata disciolta dalla circolazione di acqua, poi lo scuotimento, dovuto al sisma, ha fatto collassare la volta della grotta creatasi, portando a luce "la buca".
Al ritorno una sosta sotto il parco eolico, tutti col naso all’insù, i ragazzi a fare ipotesi sull’ altezza delle pale che costituiscono il primo parco eolico delle Marche, poco distante l’importante struttura dell’Osservatorio Astronomico.
Un luogo sorprendente, gli alunni hanno potuto osservare e conoscere aspetti straordinari della natura, dove l’uomo da sempre ha abitato lasciando tracce della sua presenza, a seconda dei tempi, esse hanno assunto forme e scopi diversi.
Pascoli, recinti, abitazioni e chiese, fossati e fortificazioni….fino ai moderni esempi di tecnologia , nel rispetto e nella salvaguardia di un ambiente ricco e allo stesso tempo vulnerabile.
Una passeggiata interessante, fra meraviglie naturali e antropiche, una ricca pagina di scienze e storia sfogliata vivendo di persona il grande libro del paesaggio intorno a noi.
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Riflessioni degli alunni:
Questa passeggiata è stata importante per conoscere anche la storia del nostro territorio e non solo quella che studiamo sui nostri libri scolastici.
L’uscita, in compagnia della classe seconda A è stata molto bella, divertente e molto interessante, soprattutto la buca del terremoto ha suscitato molta curiosità per come si possa essere formata , spero vivamente di fare altre uscite didattiche come questa.
La passeggiata fra i boschi è stata molto interessante, sia per l’aspetto paesaggistico che dal punto di vista geologico, perché il cratere che abbiamo visitato è un fenomeno abbastanza raro. E’ stato magico vivere quei paesaggi quasi pittorici, nella loro maestosità.
Questa visita è stata molto bella, perché abbiamo fatto una bella passeggiata e visto una diversità di paesaggi e vegetazione che ci hanno meravigliato molto; soprattutto la buca del terremoto, perché è più grande di come noi la pensavamo.
L’uscita è stata molto interessante ed un’esperienza alquanto gradevole, l’aspetto che più mi ha colpito è la storia della torre chiamata “Beregna” o “Troncapassi” e del suo particolare territorio circostante, così conteso nella storia passata per la sua importanza strategica.
L’esperienza sul Monte d’Aria è stata costruttiva per le ricche spiegazioni dei professori , ma anche diversa perché l’abbiamo svolta fuori dall’aula e dalla scuola, una lezione davvero singolare e entusiasmante. Le pale eoliche in altura e la spiegazione storica della professoressa su Torre Beregna mi hanno colpita particolarmente.